#133182 Firenze

Com'era bello i'fiorentino. Ovvero lista incompleta, semiseria, senza pretese, e anche un po' sboccata, di parole e di modi di dire fiorentini in disuso, o in procinto di cadervi, compilata, per l'edificazione de' fanciulli e l'ammaestramento del forestiere.

Author
PublisherAngelo Pontecorboli Ed.
Date of publ.
Details cm.14,5x21, pp.59, alcune illustrazioni bn. nel testo, brossura con bandelle, copertina figurata a colori.
AbstractSempre meno mi sembra attuale la storia dell’italiano che deriva dal fiorentino! Forse in origine.Il fiorentino è la mia lingua padre: l’ho imparato dal mi’ babbo, pittore per vocazione e impiegato per necessità, che parlava (poco, e mai a vanvera) un fiorentino meravigliosamente espressivo e asciutto, dal maestro Creati, maestro davvero, dal teatro della Cesarina Cecconi e dalle favole (novelle, le chiamava lei) dell’Isolina, contadina di Pelago scesa a servizio a Firenze a dodici anni, piccina di persona, ma grande di cuore e di buon senso.Tante parole ed espressioni che ho sentito da bambino, le mi’ figliole ’un le capiscon più, e io mi son provato a raccoglierle e a spiegarle (le parole, non le figliole). Per me, per struggermi un po’ di nostalgia; per loro (stavolta sì: le figliole). Per voi, se volete. A futura memoria d’una città che ha sempre saputo sorridere, di tutto e soprattutto di sé, pur prendendosi sempre dannatamente sul serio. D’una città difficile, arcigna e bellissima, che si può amare solo disinteressatamente e disperatamente.
EAN9788888461328
ConditionsUsato, buono
NoteCopertina macchiata.
EUR 9.00
#133182Last copy
Add to Cart